Liceo Scientifico “Luigi Siciliani” - Catanzaro

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«Ricordare, commemorare e attivare nuove consapevolezze». È con questo motto che 24 studenti del Liceo Scientifico “Siciliani” – unica scuola in Calabria – accompagnati dai docenti Raimonda Bruno e Danilo Russo, hanno intrapreso il viaggio del “Treno della memoria” giunto quest’anno alla sua 18ª edizione. L’esperienza è unica nel suo genere e permette ai ragazzi di compiere un percorso educativo confrontandosi con il peggior periodo della Storia del Novecento perché solo preservando la Memoria si riescono a mantenere vivi i valori nati dalla Resistenza e scolpiti per sempre nella nostra Costituzione.

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“I nostri studenti”, dice il Dirigente Filomena Rita Folino, “saranno impegnati per tutta la settimana in attività didattiche con gli educatori e i responsabili dell’organizzazione; venerdì 20 gennaio – una settimana esatta prima del giorno della Memoria – visiteranno i campi di Auschwitz e Birkenau ed il giorno successivo, nell’aula magna dell’Università Jagellonica di Cracovia, incontreranno gli studenti italiani della tornata in corso per un momento di restituzione collettiva e di riflessione”.

La visita ai campi di concentramento e sterminio rappresenta un viaggio imprescindibile per fare i conti con i tanti interrogativi lasciati ancora aperti sul presente dalla pagina più oscura della nostra storia. Il Treno della Memoria è definito un pellegrinaggio laico, un viaggio che costruisce comunità, attiva una nuova cittadinanza e cambia per sempre. 

Nel corso delle sue diciotto edizioni ha coinvolto circa 70.000 giovani provenienti da tutta Italia e il Liceo Siciliani registra quest’anno la sua seconda partecipazione. Tre anni fa, nel gennaio 2020, un gruppo di studenti aveva effettuato il cosiddetto “percorso dei giusti” con tappa intermedia a Budapest prima dell’arrivo in Polonia.

Il Treno della Memoria è un dialogo con la storia ma è anche testimonianza e impegno nel presente perché «la memoria ci impedisce di compiere gli stessi errori e ci permette di dare senso al futuro».

Ref. comunicazione
prof. ssa Maria Pia Vincelli

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