Liceo Scientifico “Luigi Siciliani” - Catanzaro

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Nella mattinata del 29/11, alla presenza del Presidente del Consiglio Regionale della Calabria Filippo Mancuso, si è tenuta l’inaugurazione del nuovo laboratorio green, sostenibile e innovativo del Siciliani. Tale progetto, finanziato con i fondi PON-FESR, rappresenta una realtà all’avanguardia, rivolta verso il futuro e poco diffusa nel Sud Italia. “Il laboratorio – spiega la dirigente scolastica Filomena Rita Folino – tiene conto dell’ecosostenibilità e abbraccia trasversalmente tutte le discipline. È stato voluto principalmente, però, per spiegare ai ragazzi come sia possibile ritrovare nella pratica ciò che si apprende in teoria”.

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L’anima green dell’iniziativa la si può riscontrare guardando alla tecnica impiegata, ovvero quella dell’acquaponica. Quest’ultima combina la coltivazione di piante con l’allevamento di animali acquatici in un ambiente a ciclo d’acqua chiuso e continuo, consentendo così di coltivare piante e allevare pesci utilizzando la stessa acqua.


“Il nucleo centrale è costituito dalla vasca idroponica – illustra la dottoressa Folino – che ospita i pesci, i cui escrementi vengono poi filtrati ed i nutrienti vanno a finire nelle piante, che sono piantate in argilla espansa, e poi, con il riciclo dell’acqua, quest’ultima ritorna nella vasca. Quindi, c’è un grande risparmio di acqua e di energia, perché anche le luci poste all’interno del laboratorio vengono alimentate dai pannelli solari”.


I docenti responsabili, Andrea Celia e Francesco Scerbo, hanno mostrato la propria gioia per il traguardo raggiunto, spiegando anche le attività che gli studenti potranno svolgere. “Siamo molto felici – commenta Celia – perché abbiamo aperto un percorso nuovo, portando in alto la cultura del riciclo, con l’obiettivo di promuovere, oltre l’approfondimento disciplinare, una crescita civica dei ragazzi”.


“Abbiamo creato un ambiente multidisciplinare – spiega Scerbo – in cui non solo verranno svolte attività relative alla matematica, all’informatica, alla programmazione, alle scienze e alla biologia ma anche attività di tipo umanistico ed educazione civica. La speranza è che questo progetto possa uscire al di fuori della scuola e coinvolgere le aziende del settore agricolo”.

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