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Lunedì 16 dicembre gli studenti del “Siciliani” hanno incontrato l’attrice e scrittrice Chiara Francini per discutere del suo nuovo romanzo, “Un anno felice”. L’evento, curato da Salvatore Sangiuliano e sponsorizzato dalla libreria Mondadori di Catanzaro, si è svolto al Museo MARCA, grazie all’ospitalità concessa dal presidente dell’omonima fondazione Rocco Guglielmo. 

È stato, inoltre,  organizzato e presentato dalla prof. Francesca Ferraro, docente del “Siciliani”, che ha coinvolto le colleghe Assuntina Bova e Angela Maria Rossano, gli alunni delle classi quinte A, D, E e G e gli alunni che svolgono alternanza scuola-lavoro con la ditta “Annozero” di Salvatore Sangiuliano.

La Francini ha catturato l’attenzione dei ragazzi con le sue doti umane e comunicative e ha sottolineato quanto l’autoironia (sua caratteristica già nota al grande pubblico), l’empatia e l’incontro con gli altri siano per lei fondamentali, sia nella vita che nel lavoro. Simpatica, vivace, divertente, ha intrattenuto gli astanti sull’ossimoro dell’amore, sentimento irrinunciabile e pervasivo che è anche fonte di tormento, per le donne, gli uomini, i poeti di tutti i tempi.

Questo l’argomento del romanzo, nonché il percorso della protagonista, una giovane studentessa che, gradualmente, come spesso a tante donne accade, comincia a rinunciare a parte di se stessa per essere accettata dal ragazzo che ama. “Melania viveva in una felice, perpetua coltellata”: il sottotitolo, chiarisce l’autrice, indica che errori e sofferenze non devono essere demonizzati o rimossi, in quanto, afferma, essi rappresentano il “nutrimento” che ci aiuta a ripartire con un bagaglio in più per vivere intensamente la vita, che è e deve essere incessante ricerca. Un tema che l’autrice ha trattato con “profonda leggerezza”, rispondendo alle sollecitazioni dei ragazzi e delle docenti sui rapporti tra la sua scrittura, gli elementi autobiografici, la tradizione letteraria, la sua esperienza televisiva e cinematografica.

Data la struttura paratattica e per immagini del racconto, non a caso la Francini ha già ricevuto da tre diversi registi la proposta di scrivere la sceneggiatura per ricavare da questo romanzo un film.

Incontro con Chiara Francini